usciamo dal cinema che ci ha visti
ancora una volta
complici nel darci emozioni
le tue carezze sulla pelle delle mie gambe
nude
le tue dite intrise del mio fluido
non resisto dall’ annusarle
baciarle, leccarle
le mutandine bagnate
languida io
febbrile il tuo sguardo
le bocche socchiuse pregustano baci
profondi e ancora di più
un breve percorso in auto
una sosta, inaspettata
in un parcheggio enorme ora vuoto

quante e-mail prima
di capire
tastare
sorprendersi
di desiderare
di volersi conoscere
un modo diverso di scrivere
in verticale
(mi piace usare canoni diversi)
il mio numero di cellulare
e tu rispondi allo stesso modo
la voce
la mia
“fottutamente bella”
mi hai scritto
la tua, con una nota scherzosa
che ben si intercala
coi nostri scritti a volte anche seri
certo non solo  erotici…
cogli lati seri di me
li prendi e li trasformi
e questo, si mi piace!
e quando ti vedo
mmmmmhhhhmmmm
la tua bocca…..

una data particolare questa
una occasione di rispetto, di ricordo
commemorazione
per me
di un tempo in cui
l’otto marzo era manifestazione
slogan scanditi in allegria
con  serie parole
periodo in cui le donne
rischiavano se non morivano
per aborti clandestini
senza retorica
penso alle donne
da sempre

I tetti che vedo
stamane
hanno una patina bianca sulle tegole
come fosse il velo da sposa
che il giardiniere usa a protezione dal gelo
sul gelsomino che abbellisce
parte del muro
limitrofo al giardino dei  miei gatti dormienti
un brivido
e mi stringo ancora di più
nel pigiama caldo
nuovo
frivolo
che mi avvolge
desiderio di un abbraccio
in questa fredda mattina
e, pensandoti
un’immagine
prende forma
stamani ho indossato
uno slip
bianco
in cotone

Sveglia stamane
con sensazione strana di dolore ovunque
sorda a questo, la giornata comincia e si svolge
presto però il sintomo diventa
ingombrante e pressante
maramonella è costretta a letto
con la gatta fedele a fianco
superstite unica al trio di gatti di qualche mese fa
con la saggia decisione di prendere aspirina e quant’altro
che la rimetta in piedi presto
poiché, ahilei, non può davvero
rimandare il lavoro, l’ impegno è preso…
i pensieri si accavallano
scene si aprono
il vissuto degli ultimi mesi
si riavvolge al contrario
e lei lo rivive,come in sogno

Non amo andare in città
tantomeno fare acquisti
di alcun genere
sono diventata una provinciale, lo ammetto
da quando scelsi di allontanarmi dalla metropoli
per crescere mio figlio
ma ogni tanto, per incontrare
le mie amiche o per altri avvenimenti
lascio da parte la mia ritrosia
e mi ci avventuro
Girovagando su internet per questo blog
un suggerimento mi ha incuriosita
un locale al femminile di articoli erotici
ha catturato la mia attenzione
così oggi….si, mi sono recata
in pieno centro
Lovever
mi accoglie