
stiro
ripiego
ripongo
la biancheria che mi si affida
adagiata in un cestino fiorato
la consegno pedalando
la mia bicicletta
pedalo e la mente si libera
un po’ come quando scrivo
e l ’emozione del tasto pigiato ne desidera il prolungarsi
o come quando sono in acqua
fluisco in essa ed in essa vorrei
perdermi
pedalo e
percorro una strada di campagna
il profumo in questo periodo è inebriante
tigli in fiore
ma anche l’acqua del rio ne ha uno
e un altro ancora il fieno da poco tagliato
sole che matura e colora graminacee varie,
papaveri e fiordalisi
camomilla che vien voglia di gustare
papaveri e fiordalisi
camomilla che vien voglia di gustare
una strada veloce la costeggia, una strada che porta al mare
le auto sfrecciano
di corsa e di corsa si allontanano
mi piace indugiare sull’identità di chi le guida
del motivo che li porta a percorrere questi chilometri
del loro pensiero mentre il tempo scorre
pigra mi fermo e osservo
chissà se vedendo da lontano la mia bicicletta
anche tu
che quasi mi sfiori
hai pensieri su di me
fantastichi
immagini
vorresti
osare
magari una breve sosta
un’ intesa nata da uno sguardo
catturato, trattenuto
ora nostro
un istante nel quale
mettiamo tutto
un fortuito (fortunato?) incontro
percepire il profumo della pelle
desiderio di gustarla
incantarsi a guardarsi negli occhi
senza parola alcuna
desiderio
senza parola alcuna
desiderio
un solo
unico bacio
passione pura
puro possesso
le mani che attirano a sé il volto dell’ altro
lingue che si assaggiano
frugano
frugano
leggere
e via via più frenetiche
golose
golose
quasi a penetrarsi
succhiarsi
inghiottirsi
per prolungare il piacere
un istante intenso
…..
guardo le auto
correre via
riprendo
la mia mèta è ormai vicina
mi tiene compagnia il suono della catena
pedalo pedalo
e ti immagino
ti cerco
ti attendo