non ci posso credere…..
in un luogo banale
multicolori e pluriformi
scatole
piccole e grandi
in bella mostra di sé
suggeriscono acquisti
più o meno consapevoli
a seguito di
accattivanti e battenti pubblicità
audiovisive
già…
tv io non ho
eppur ne subisco
il continuo subliminale
invito ad acquistare…
ufffff
ecco mi sono persa in concetti alti
e mi sto perdendo non solo fra le corsie
ti ho visto
con la coda dell’ occhio
come me
cestino per acquisti veloci
dei vini
guardavi attento etichette
immaginando
colori e profumi
per meglio onorare una cena
di un fine settimana qualunque
(non più per me , ora che ti ho notato)
cucini tu? o chi altri a casa tua?
che voglia di avvicinarmi!
il grigio dei tuoi capelli
ben si intona alla dolcevita blu
che indossi
non tanto furtiva
ti raggiungo
un profumo mi avvolge nel tuo muoverti
ignaro me ne fai dono
ti annuso e già mi piaci
Maschio solitario
solingo, forse o forse no
continui assorto la tua ricerca
ed io pure
finalmente catturata
da una etichetta di una terra lontana
il cui simbolo è un canguro
afferro la bottiglia
svelta mi allontano
per impedirmi di fissarti ancora
affascinante
per me
ti ritrovo
lungo il corridoio della pasta e farinacei
ahimè devo sorpassarti
perché le varietà di riso
sono oltre
mi vedi?
quasi inciampo
goffa, emozionata
mi ritrovo palpitante e sudata
per l’improvvisa emozione
di voler attirare
un’ attimo della tua attenzione….
da quanto non ero attratta
da un Uomo?
un’eternità
basta, sicura di me
alle casse mi avvio
me tapina, come hai fatto?
mi piaci ulteriormente
per i tuoi acquisti mirati
senza perdere tempo
come me
sei davanti a me
ed io
in coda
non posso che osservare
da dietro
il dietro
della tua persona…
capelli non cortissimi
(non sono attratta da quelli lunghi)
spalle larghe
jeans morbidi
e
un lato B niente male
ma
il tuo incedere lento tranquillo
mi cattura
improvviso
non solo
un brivido
mi percuote
ascoltando
la tua voce
bassa
calda
nel salutare e ringraziare la cassiera
ipnotizzata
continuo ad osservarti
mentre ti allontani
“Che fa? dorme?”
la persona dietro di me
mi apostrofa
mi costringe ad avanzare
esco dal supermercato
quasi cercandoti
nel parcheggio
mi dirigo verso casa
le parole di Mina
risuonano nella mia mente
“ma chi è quello li….”
mi ascolto mentre la canticchio
sottovoce
inventando parole
ove la mia memoria non ricorda
dedicandotele